Il gomasio fatto in casa è una di quelle cose che non so neanche se possano definirsi realmente ricette.
In realtà però ci sono un paio di accortezze e proporzioni particolari da seguire, quindi sì, se si vuole preparare il gomasio, da qualche parte bisogna pur guardare 😀
Ma cos’è questo gomasio e da dove arriva?
Il gomasio è un tipo di furikake ovvero un condimento di origine giapponese a base di goma (sesamo) e shio (sale) – per questo a volte viene chiamato anche sale di sesamo – che a volte viene arricchito anche con alghe o pesce essiccato.
Ma perché il gomasio è così interessante e considerato da molti quasi come un condimento “miracoloso”?
Il gomasio è costituito prevalentemente da semi di sesamo e in piccola parte da sale marino integrale. Le proporzioni sono variabili e diciamo che vanno anche un po’ a gusto, ma normalmente vanno da 10:1 a 10:6 (10 parti di sesamo e da 1 a 6 di sale).
I semi di sesamo naturalmente sono ricchi di vitamine del gruppo D ed E, di calcio, ferro e fosforo, oltre che di potenti antiossidanti che aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.
La particolarità del gomasio è che utilizzandolo si riduce drasticamente il quantitativo di sale assunto. Se fatto bene, infatti, i granelli di sale vengono rivestiti da un sottile strato di olio di sesamo, cosa che va a “neutralizzare” le proprietà nocive del sale.
Per il gomasio fatto in casa servono letteralmente due ingredienti – il sesamo e il sale, appunto – e un mortaio con un pestello. L’ideale sarebbe utilizzare il suribachi e il surikogi, ovvero il mortaio giapponese con relativo pestello in legno.
Il suribachi, avendo le pareti scanalate, favorisce la frantumazione dei semi di sesamo e la fuoriuscita degli oli essenziali che vanno a legarsi al sale.
Ma come si usa il gomasio? Qualcuno dice che può andare a sostituire completamente il classico sale.
Ni.
In realtà il gomasio, sebbene contenga solo una minima parte di sale, è comunque abbastanza calorico, ma soprattutto sarebbe da prediligere l’uso a crudo, poiché con il calore il sesamo perde molti dei suoi effetti benefici.
L’utilizzo ideale quindi è nelle insalate, sulle carni o sulle verdure grigliate o per condire il classico gohan, il riso bianco giapponese <3
Ma passiamo alla ricetta, semplicissima ma che merita qualche piccola attenzione.
Gomasio fatto in casa
Ingredienti
- 6 g di sale marino integrale grosso
- 60 g di semi di sesamo bianchi, neri o un mix (io ho fatto un mix)
Istruzioni
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Tostate il sale in una padella, per asciugarlo e fargli perdere umidità. Basteranno un paio di minuti. Mettete il sale in un mortaio e iniziate a pestarlo.
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Lavate il sesamo in un colino a maglie fitte. Scolatelo e mettetelo nella stessa padella in cui avevate tostato il sale. Tostatelo a fiamma medio alta per qualche minuto, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno o un paio di bacchette. Il sesamo sarà al punto giusto quando, sfregando i semi tra le dita, si sfaldano facilmente.
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Togliete subito i semi dalla padella e mettete anche questi nel mortaio.
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Iniziate a pestare i semi e il sale fino a quando non avrete ottenuto una polvere abbastanza grossolana. Dovrà comunque rimanere qualche seme intero. La grana potete deciderla voi.
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Conservate il gomasio in un barattolo a chiusura ermetica.
Note
- Il rapporto che ho utilizzato io è di 10:1. Consiglio di iniziare così, di assaggiarlo e poi regolarsi, se aumentare o diminuire la quantità di sale.
- Potete usare il tipo di sesamo che preferite. Io ho preferito fare un mix perché il sesamo nero è molto più profumato e aromatico del bianco.
- Se non avete un mortaio e un pestello potete anche utilizzare un mixer, ma non è consigliabile. Il movimento delle lame infatti rischia di far fuoriuscire troppo olio dai semi di sesamo, creando più una sorta di “pappetta” che di polvere.
- Consiglio di preparare piccoli quantitativi di gomasio alla volta, per cercare di preservare al massimo le qualità del sesamo.
Allora, volete provare anche voi a preparare il gomasio fatto in casa? Dai che è facile 😀
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