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Risotto alla marinara

31 Luglio 2014 by Alessandra Corona Lascia un commento

Quando penso al risotto alla marinara, mi viene sempre in mente il periodo in cui io e Max eravamo fidanzati. Lui tornava a casa solo il fine settimana – e non tutti i fine settimana – e di solito il sabato sera uscivamo a cena, un po’ per stare da soli prima di vedere gli amici, un po’ perché non avendo una casa nostra, era l’unico modo per stare insieme senza stare a casa di uno dei due. E poi, diciamocelo, senza il mutuo o le bollette da pagare, eravamo molto più ricchi! Sigh! In effetti, in quegli anni ci siamo girati tutti i ristoranti della zona, e ormai avevamo stilato una vera e propria classifica, quindi sapevamo che se volevamo mangiare una cosa in particolare, dovevamo andare a mangiarla in un determinato posto. Il risotto alla marinara più buono lo mangiavamo in un ristorantino poco prima di Civitavecchia. Era affacciato sul mare e ci piaceva proprio tanto, infatti ci andavamo ogni volta che potevamo. E’ stato lì che ho imparato che c’era differenza tra risotto alla pescatora e risotto alla marinara. [Apro parentesi. Parliamo di quasi 17-18 anni fa, ero una pupetta, non avevo manco 20 anni, quindi certe cose ancora mi sfuggivano, diciamo ^^ Chiusa parentesi.]
Insomma, detta molto volgarmente, come me lo spiegarono all’epoca, “la pescatora è al sugo e la marinara in bianco”. Non starò qui a dilungarmi sulle reali differenze, perché in realtà le ignoro, visto che bene o male fanno tutti un po’ come vogliono. Per me la differenza sarà sempre e solo quella: sugo sì o sugo no. Stop. Ma sì, perché in fondo, l’importante è che un piatto sia buono, no? Momento svogliatezza: ON!
L’unica cosa che raccomando, anzi le uniche due, sono di non usare preparati surgelati, che per quanto possano essere buoni, di marca e quello che vi pare, saranno sempre gommosi e con un retrogusto “da surgelato” e  di preparare da voi il brodo. Sapete che sono la regina delle scorciatoie e non vi dirò mai PER CARITA’, IL PREZZEMOLO SURGELATO MAI NELLA VITA o NON SO MANCO COSA SIANO I BASTONCINI, ma in questo caso dipende tutto dalla bontà e dalla freschezza degli ingredienti. Fidatevi, fa la differenza e alla fine vi leccherete i baffi 🙂

Ingredienti (per 4 persone):
400 grammi di misto per pescatora (calamaretti, seppie, scampetti, gamberi)*
400 grammi di riso Roma
1 scalogno
Vino bianco
Prezzemolo tritato fresco
Olio extravergine di oliva
Per il brodo:
1 coccio o altro pesce adatto per il brodo
1 carota
1/2 costa di sedano
1 cipolla
Sale
Grani di pepe
Gambi di prezzemolo
*Di solito, nella mia pescheria hanno quasi sempre il misto per pescatora preparato da loro, con i calamaretti già puliti e tagliati, e i gamberi sgusciati, se glielo chiedo ^^. Semmai, chiedete al vostro pescivendolo di prepararvi un misto con i pesci del giorno, oppure createlo da voi con 250 grammi di calamaretti e seppie, una decina di scampi e una decina di gamberi. Potete anche decidere di aggiungere qualche vongola.
Preparate il brodo. Mettete in una pentola il coccio, la carota sbucciata, il sedano, la cipolla sbucciata, qualche grano di pepe, qualche gambo di prezzemolo e una presa di sale. Mettete sul fuoco e portate a ebollizione. Fate bollire lentamente per un’oretta.
Nel frattempo, se necessario, pulite seppie e calamari e tagliateli a pezzetti. Sgusciate i gamberi, eliminate l’intestino e metteteli da parte. Aggiungete le teste e i carapaci dei gamberi al brodo.
Tritate lo scalogno, mettetelo in una casseruola con un filo d’olio e fate soffriggere dolcemente. Aggiungete i calamari e le seppie, alzando la fiamma. Fateli rosolare per 2-3 minuti, quindi aggiungete il riso. Mescolate e sfumate con due dita di vino bianco. Fate evaporare il vino, sempre tenendo la fiamma alta, quindi inziate ad aggiungere il brodo, filtrandolo con un colino. Una volta ricoperto il riso col brodo, abbassate la fiamma. Procedete come per un normale risotto, aggiungendo man mano il brodo, secondo le necessità. Dopo una decina di minuti, aggiungete gli scampi (non sgusciati). Portate a cottura il riso. Quando sarà cotto e all’onda, spegnete il fuoco e aggiungete i gamberi e il prezzemolo. Mescolate e lasciate riposare per qualche minuto. Servite caldo.
Note:
– Come sempre, per il pesce, il segreto sta tutto nella freschezza degli ingredienti. Se i calamari sono freschi, non diventeranno mai gommosi, se i gamberi sono freschi, basterà cuocerli dolcemente col solo calore del riso, saranno molto più gustosi.
– La varietà di pesce può cambiare, dipende anche da cosa trovate fresco in pescheria, anche se di solito calamari e seppie si trovano, così come almeno due varietà di crostacei.
– Gran parte del sapore del riso dipende dal brodo, quindi non sostituitelo con uno vegetale o fatto col dado o altro.

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Entusiasta della vita, ottimista per natura, grande appassionata di viaggi, fotografia, e naturalmente tutto ciò che riguarda il mondo del food. Amo il pane con il burro, la Francia e l'uovo con il tuorlo liquido.
In cucina il mio motto è "Nel dubbio, fai una torta!"
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