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Dhal (lenticchie rosse all’indiana)

15 Gennaio 2015 by Alessandra Corona 9 commenti

Vivere non lontani da una grande città significa avere a portata di mano praticamente tutto, da negozi specializzati in qualunque cosa a enormi librerie, per non parlare di monumenti, mostre e quant’altro. Quando poi la grande città è Roma, non posso che sentirmi fortunata, e ogni volta che mi capita di andarci, immagino quello che possono pensare i turisti, lo stupore che provano quando si trovano di fronte all’imponenza di San Pietro e del Colosseo, o quando passeggiano nelle stradine del centro. Questo fine settimana siamo appunto andati a Roma, per una mostra fotografica che volevo vedere da un po’, di Cartier-Bresson, ma naturalmente ne abbiamo approfittato per fare un bel giretto 🙂
E così, dopo la mostra siamo andati prima a pranzo a La ciambella (ve ne avevo parlato anche qui, se potete, andateci! ;D), dove abbiamo mangiato come sempre benissimo grazie a chef Roberta, che ci ha deliziati con le sue creazioni <3 
Le tappe successive sono state leggermente mirate. Peroni, dove ho dovuto comprare un nuovo stampo quadrato per sostituire il mio ^^ e Feltrinelli, dove io potrei restare anche ore e ore, come in qualunque altra libreria ben fornita. Ovviamente Max non era propriamente dello stesso avviso, per cui ho cercato di decidere velocemente e alla fine la mia scelta è ricaduta sull’acquisto di un libro (di cucina, c’è da specificarlo?) che bramavo da tempo: Vegetariano gourmand di Hugh Fearnley-Whittingstall (Tit. orig. River cottage: Veg Everyday). Di Hugh ci sono già un paio di ricette sul blog. Lo avevo scoperto grazie alle ragazze dello Starbooks e avevo provato la ricetta della quinoa con zucchine e cipolle e mi ero ispirata allla sua ricetta per il mio hummus di carote. 
Naturalmente, il carnivoro di casa ha guardato con sospetto (e guarda tutt’ora, anche in questo momento, mentre scrivo il post) il libro in questione, perché, di fatto, si tratta di un librone di ricette completamente vegetariane. Ora, so che sto per dire una cosa poco carina nei confronti degli amici veggie, ma capitelo, è stato ribattezzato Fred Flinstone anche per questo. Quando ha realizzato che si trattava di un libro di ricette vegetariane, il suo commento è stato: “Non mi piace la piega che stai prendendo, guarda che io chiedo la separazione!”
Ecco, ovviamente io so che scherza (…) quando dice queste cose, perché poi lui è il primo che si lecca i baffi quando preparo piatti o cene completamente veggie 😀 Però mi fa troppo ridere il modo in cui guarda me e il libro di Hugh, giuro che è esilarante!

Detto questo, proprio la settimana scorsa avevo preparato una cena molto veggie, d’ispirazione dichiaratamente indiana, e Fred si era a dir poco leccato i baffi, la pentola e la ciotola! Volevo una cenetta sfiziosa, ma non mi andavano né carne né pesce, così mi sono buttata sui legumi. Ho iniziato preparando un curry di ceci di Paul Hollywood (ricetta a breve sul blog!), poi questo dhal, e ho servito il tutto con del chapati. Una cena ottima, sfiziosa al punto giusto, speziata come piace a me e super saporita 😀
Fatemi spendere ora due parole su questo dhal. Tanto per cominciare, nella cucina indiana con “dhal” si indica qualunque preparazione a base di lenticchie. In questo caso, si utilizzano lenticchie rosse speziate con curcuma e semi di nigella (o cumino nero). I semi di nigella, detti appunto anche cumino nero, sono indispensabili per il piatto, perché gli conferiscono quell’aroma che lo caratterizza, secondo me. Cercateli, perché sono simili al cumino, ma in effetti hanno un sapore molto più delicato, simile ma diverso, non saprei come spiegare.
Come dicevo, la ricetta del dhal si trova su Vegetariano gourmand, ma io l’avevo presa dalla mitica Arabafelice, che lo aveva appunto preparato per lo Starbooks, e infatti questo mese la propongo per lo Starbooks Redone 😀
Beh, che dire, per il giudizio vi rimando alla fine della ricetta, anche se come al solito mi sa che non ho saputo dissimulare molto, vero? ^^

***Ricetta tratta da Vegetariano Gourmand (River Cottage Veg Everyday) di Hugh Fearnely-Whittingstall***

Ingredienti (per 4-6 persone):
250 grammi di lenticchie rosse decorticate
Un cucchiaino di curcuma 
3/4 di cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio di semi di girasole (io olio extravergine di oliva)
1 cucchiaino di semi di cumino nero (semi di nigella)
1 cipolla non troppo grossa

Per completare (facoltativo):
prezzemolo, coriandolo e/o menta fresca

Mettete le lenticchie in una pentola capiente insieme a 800ml di acqua fredda. Appena il tutto raggiunge il bollore abbassate il fuoco, eliminate la schiuma dalla superficie usando un cucchiaio e unite la curcuma e il sale. Abbassate la fiamma e fate cuocere scoperto per circa 15 minuti (anche qualcosa meno), girando vigorosamente di tanto in tanto. Le lenticchie dovranno disfarsi fino a ridursi in purea. Se il composto dovesse asciugarsi troppo, aggiungete pochissima acqua bollente.
Mentre il dhal cuoce versare l’olio in una padella. Tostatevi i semi di cumino nero per un paio di minuti, quindi unite la cipolla affettata sottilmente. Fate cuocere per 5-10 minuti, finché non è morbida e dorata. Versate il composto di semi di cumino nero e cipolla sulle lenticchie cotte (a fiamma ormai spenta), coprite con un coperchio e fate riposare senza mescolare per 5 minuti. A questo punto, assaggiate e regolate eventualmente di sale.
Quindi assaggiare e regolare eventualmente di sale.
Volendo si può completare con prezzemolo, menta o coriandolo tritati grossolanamente.
E’ ottimo servito tiepido o anche freddo.
Note:

– Il dhal è ottimo servito con del pane indiano da pucciare (noi lo abbiamo mangiato così), ma anche servito tipo zuppa, per intenderci, è ottimo.
– Personalmente, l’ho provato con aggiunta di una cucchiaiata di yogurt (greco) e secondo me ci sta benissimo.
– Potete preparare il dhal il giorno prima di servirlo, sarà ancora più buono. Sconsiglio di mangiarlo caldo perché potrebbe non sembrarvi molto saporito.

Conclusioni:
La ricetta è molto semplice, non ha particolari difficoltà di esecuzione. Io ho utilizzato l’olio d’oliva al posto di quello di semi, ma per abitudine mia (onestamente all’inizio neanche ci avevo fatto caso che richiedesse quello di semi ^^). Le proporzioni sono giuste, anche la quantità indicata di sale e di spezie, e i semi di nigella danno quel tocco in più che ci vuole assolutamente. Ne risulta un piatto equilibrato e delicato, molto saporito e versatile. Detto questo, come se non si fosse già capito, la ricetta è ampiamente
PROMOSSA A PIENI VOTI
(anche da quel cavernicolo di mio marito, il che è sicuramente un valore aggiunto!!)
Con questa ricetta partecipo allo Starbooks Redone di gennaio 2015:

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Commenti

  1. Araba Felice dice

    15 Gennaio 2015 alle 11:08

    Quando c'è l'approvazione dei mariti ( credimi, il mio è carnivoro e cavernicolo tanto quanto il tuo 🙂 allora altro che pieni voti, è da bacio accademico!
    Grazie!

    Rispondi
    • lacucinadiziaale dice

      15 Gennaio 2015 alle 11:42

      Esatto! 😀
      Mannaggia 'sti mariti…
      Grazie a te :-*

      Rispondi
  2. cristina b. dice

    15 Gennaio 2015 alle 20:28

    brava Alessandra e grazie per aver partecipato!
    a casa nostra quello di Hugh è uno dei libri più utilizzati ed è anche uno dei preferiti per il Redone. e tu meno male che hai avuto l'approvazione del marito!
    solo una curiosità: cos'è mai il pane "da picchiare"???

    Rispondi
    • lacucinadiziaale dice

      16 Gennaio 2015 alle 11:01

      Ahahahahahahahahahaha! Stupido correttore automatico del Mac!! Ovviamente il pane era da "pucciare" ahahahahahhahaha Grazie per averlo chiesto, correggo subito, non sia mai a qualcuna dovesse venire in mente di lanciare pagnotte intere nel dhal XD
      Ho il libro da una settimana e ho già fatto un paio di ricette, anzi, una l'ha fatta anche il maritozzo e gli è piaciuta da morire… la prossima volta per il Redone metto all'opera lui. E chi l'avrebbe mai detto che un libro di sole ricette vegetariane lo avrebbe stregato così? 😀

      Grazie per essere passata!

      Rispondi
  3. Laura Volpes dice

    20 Gennaio 2015 alle 10:17

    Sappi che sono tornata da un viaggio in India lo scorso giovedi', con la valigia piena di spezie e speziette varie. Coincidenza o destino? 😛 La provero'!

    Rispondi
    • lacucinadiziaale dice

      20 Gennaio 2015 alle 10:20

      Beh, più che coincidenza… direi proprio karma! ahahahaha
      Che meraviglia, sarà stato un viaggio stupendo! E sicuramente hai mangiato dhal più buoni di questo. Non perché questo non lo sia, anzi, ma lì avranno avuto tutto un altro sapore 😀
      Bentornata! Ora mettiti al lavoro e consuma tutte le spezie ^^

      Rispondi
  4. La Gaia Celiaca dice

    29 Gennaio 2015 alle 14:39

    il dhal piace tantissimo anche a me. il mio marito cavernicolo invece queste cose non le ama, e non c'è verso, continua a non amarle 🙁
    anche con una certa invidia (del marito) il tuo post è perfetto, e ti ringraziamo per aver partecipato!

    Rispondi
    • lacucinadiziaale dice

      30 Gennaio 2015 alle 10:37

      Devo dire che io ho avuto fortuna, si vede che mio marito ha una simpatia particolare per Hugh, perché finora gli sono piaciute tutte le ricette sue che ho fatto. Ma non credere, ci sono cose letteralmente bandite dalla mia cucina perché lui non le ama, e visto che siamo solo in due, per evitare di restarci male evito proprio di prepararle!
      Grazie a voi, per tutto quello che fate ogni mese :)))

      Rispondi

Trackback

  1. Curry di ceci | ha detto:
    17 Ottobre 2015 alle 23:18

    […] sembrare lunga e complicata, vi assicuro che non lo è affatto. Noi l’abbiamo abbinato a un dhal, e alla fine ne è venuta fuori una cenetta veggie niente male. Anche il mio cavernicolo ha molto […]

    Rispondi

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Entusiasta della vita, ottimista per natura, grande appassionata di viaggi, fotografia, e naturalmente tutto ciò che riguarda il mondo del food. Amo il pane con il burro, la Francia e l'uovo con il tuorlo liquido.
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